King Robbo: l’uomo che prese a schiaffi Banksy

Oggi Banksy è considerato lo street artist numero uno al mondo. Una persona quasi intoccabile, anche perchè irraggiungibile: poche fidate persone conoscono la sua vera identità.

Ciò che probabilmente non sapete è che prima che Banksy diventasse l’icona pseudo-artistico-rivoluzionaria che oggi rappresenta, fu preso a schiaffi da una delle persone più influenti ed importanti nella writing & graffiti scene di Londra: King Robbo.

Le differenze tra street art e graffiti writing | Episodio 04 Disagismi Urbani | Street Art & Graffiti

La domanda che mi fanno più spesso è "Quali sono le differenze tra street art e graffiti writing?". Si tratta di un terreno molto scivoloso, per mia esperienza è quasi impossibile mettere tutti d'accordo. In questo podcast vengono affrontate alcune delle diversità tra i due fenomeni artistici come ad esempio l'origine o il significato delle opere

Chi è King Robbo

Purtroppo bisognerebbe dire “chi era King Robbo” poichè il writer ci ha lasciato qualche anno fa, però manterrò il presente in questo articolo.

King Robbo è una delle figure più rispettate all’interno della scena underground inglese: è anche grazie a lui se oggi a Londra esiste il concetto di graffiti-writing, da sempre è stato considerato uno dei padri fondatori della scena inglese.

Robbo è considerato un King, ma forse è anche di più: i suoi colleghi writer lo considerano una vera e propria leggenda; si racconta che verso la fine degli anni 80 a Londra non esistevano una metro o un treno senza la sua tag.

Già dalle prime tag Robbo decide di mantenere il più possibile nascosta la sua identità: certo, per una persona con la sua stazza non è stato facile, ma è stato in grado di farlo per più di 25 anni.

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Una vecchia tag di Robbo – PFB

King Robbo e l’addio ai graffiti

C’è una frase di Robbo che lascia intendere la sua visione del graffiti writing e che traduco

Pensate ad un body builder: si guarda allo specchio e non è mai contento del suo corpo. Ecco, chi fa graffiti writing non è mai appagato al 100%, vuole sempre fare un altro muro, ed ancora un altro..

King Robbo

Per Robbo essere un writer è un lavoro continuo, senza sosta: il pensiero del writer è solo uno ed è quello di trovare un treno, un muro, uno spazio su cui poter lavorare.

Una delle prime crew da lui create è la WRH (We Rock Hard): un nome un perchè. Qualche anno dopo, insieme ad altri writer storici come Drax ed Elk, crea la PFB, una crew molto intima, dove entrare era difficilissimo ed era necessario superare un processo di iniziazione molto complesso.

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Vecchia tag di Robbo

Purtroppo il 1990 corrisponde con un giro di vite importante per le attività anti-graffiti e molte figure importanti abbandonano la scena a causa di problemi legali: questo non ferma Robbo che decide di esplorare il mondo iniziando da New York per poi spostarsi in mezza Europa (Italia compresa!).

La svolta finale avviene nel 94: pittare illegalmente diventa quasi impossibile a causa dei sistemi di sicurezza video e dell’aumento dei controlli e Robbo decide di provare qualcosa di nuovo, il DJing.

Con la nascita dei suoi figli, la voglia di riprendere la vita da writer diminuisce: non poter dedicare il 100% del proprio tempo a questa disciplina significa per Robbo non poterlo fare.

Tutti i pezzi di King Robbo saranno coperti o crossati ad esclusione di uno eseguito nel 1995 al di sotto della base della polizia ferroviaria. Un luogo complicato da raggiungere.

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King Robbo – 1995 – Foto by Citrusopnotejr – Flickr

Quando King Robbo incontrò Banksy

Robbo ha raccontato questo aneddoto più volte. Banksy lo ha smentito.

Non è possibile capire al 100% quale sia la vera storia, ma un fondo di verità esisterà.

Verso la fine degli anni 90, presso l’allora chiamato Dragon Bar nella Old Street di Londra, Robbo si trovava in compagnia di altri writer e viene introdotto a Banksy.

Banksy chiede a Robbo cosa avesse fatto per essere considerato così importante ed alla risposta sospira un “Never Heard Of You“, cioè “Non ho mai sentito parlare di te“.

Dire una cosa del genere ad una figura considerata King della scena è vista come una mancanza di rispetto estrema. Robbo, senza pensarci due volte, dà uno schiaffo a Banksy citando le parole “Non avrai mai sentito parlare di me, ma non ti dimenticherai mai di me

Copertina-London-Hand-Style
London Handstyles – Copertina Libro

London Handstyles: il libro della discordia

Il fatto passa inosservato per molto tempo. Nel frattempo la carriera di Banksy esplode fino a diventare un fenomeno mondiale.

Nel 2009 esce uno dei libri più importanti per la scena del graffiti writing londinese: London Handstyles.

All’interno di questo libro sono presenti foto e testi trascritti direttamente da alcune delle figure chiave per l’evoluzione del movimento a Londra dagli anni 80 al 2000.

Tra queste citazioni, quella che fece più scalpore è proprio quella in cui Robbo raccontava l’incontro con Banksy qualche anno prima.

Per la prima volta quella storia era diventata di pubblico dominio.

Come tutto ebbe inizio: Robbo vs Banksy

Passano alcune settimane dall’uscita del libro ed un nuovo murales di Banksy appare per le vie di Londra.

Proprio nel luogo dove era conservato da quasi 20 anni l’ultimo pezzo di Robbo, considerato intoccabile vista la grandezza della figura del writer e l’importanza per la storia londinese, Banksy decide di lasciare la sua ultima opera.

Questo gesto, visto come mancanza di rispetto all’ennesima potenza nel mondo del graffiti writing, scatenerà quella che verrà ricordata come una delle faide più importanti all’interno della scena.

Per scoprire come continua la storia, prosegui leggendo l’articolo Robbo vs Banksy – Graffiti war

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