Street art Mantova: il quartiere Lunetta

Mantova è un comune lombardo di circa 50000 abitanti che offre agli appassionati di writing e street art una cosa unica: un intero quartiere, situato nella periferia della città, in fase di continua riqualificazione e rigenerazione grazie ad attività culturali ed interventi di arte urbana.

Se quindi sei alla ricerca di informazioni su Mantova e la sua street art, qui troverai le informazioni che potranno aiutarti a completare una visita in città.

Cosa è la street art? | Episodio 01 Disagismi Urbani | Street Art & Graffiti

Cosa è la street art? una domanda a cui non è sicuramente facile rispondere. Proviamo a capire oggi cosa si intende con questo termine e da dove ha origine il tutto

Street Art Lunetta

Quando si accostano le parole Mantova – Street Art, la prima cosa che viene sempre in mente è Lunetta, un quartiere periferico situato alle porte della città che nasconde grandissimi tesori.

Ingresso-Lunetta

Quartiere Lunetta Mantova: la storia

Il quartiere Lunetta di Mantova è nato nel 1975 come quartiere satellite nella periferia Nord della città, al di fuori delle mura della città vecchia. Il piano iniziale prevedeva un processo di urbanizzazione a tappeto di edifici e corti, ma nel tempo sono apparsi sempre più edifici popolari assegnati alle fasce deboli e povere della popolazione.

Ciò che inizialmente era nato per dare spazio e far respirare la popolazione mantovana, nel giro di qualche decennio subì un (involontario) fenomeno di ghettizzazione ed isolamento dalla città di Mantova, peggiorato successivamente negli inizi anni ’90 con l’arrivo dei primi flussi migratori: alle difficoltà quotidiane si unirono le differenze culturali.

L’idea di una percezione negativa di Lunetta, sia dall’esterno che dall’interno, ha fatto sì che negli anni nascessero diverse associazioni di quartiere il cui scopo era, ed è ancora oggi, quello di aiutare gli abitanti cercando di generare un vero e proprio senso di appartenenza al quartiere stesso.

Oggi la multiculturalità di Lunetta lo rende un quartiere unico: grazie a tantissime attività, festival ed eventi, le varie associazioni sono riuscite a trasformare il quartiere facendolo diventare uno dei più divertenti, colorati e frizzanti della città.

Lunetta è un vero e proprio esempio da prendere in considerazione quando si parla di rigenerazione urbana e culturale.

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Without Frontiers e la street art a Lunetta

Nel 2016 Mantova è stata eletta capitale della cultura italiana e questo è motivo di grande orgoglio per la città. Sfruttando questa occasione, è stato organizzato quello che poi sarebbe diventato uno dei festival di muralismo ed arte urbana (e non solo) più interessanti d’Italia: “Without Frontiers. Lunetta a Colori”.

Without Frontiers, il festival di street art a Lunetta organizzato dall’associazione Caravan SetUp e negli anni supportato da diverse altre associazioni, ha trasformato totalmente il volto del quartiere e questa cosa la si può ben notare negli occhi di chi ci vive, come ha detto tempo fa la curatrice Simona Gavioli: un tempo grigi come i muri di Lunetta ed oggi colorati e pieni di curiosità, come quella sensazione che spinge gli appassionati di arte urbana come me a cercare e cercare e cercare fino a scoprire nuovi muri.

Nonostante i problemi che la pandemia sta provocando, il festival “Without Frontiers. Lunetta a colori” si è svolto ogni anno riuscendo a completare la realizzazione di oltre 40 opere differenti e riuscendo a coinvolgere più di 35 artisti diversi provenienti da tutta Italia e da mezzo mondo.

Una delle cose che secondo me rende affascinante il festival è il fatto di legare ogni edizione ad un “quid” culturale: gli artisti partono da un tema prestabilito per creare le proprie opere ed inviare il proprio messaggio

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I edizione – 2016

Nel 2016 si è svolta la prima edizione del festival e la prima opera ad essere stata creata è quella del duo artistico napoletano Bianco-Valente. Una scritta installata sul tetto di uno dei palazzi del quartiere che recita “TI VOGLIO CONOSCERE”: un invito a parlare tra vicini e conoscersi cercando di riscoprire un senso di appartenenza al quartiere scomparso da tempo.

Hanno partecipato a questa edizione anche Corn79, con la grande parete presso l’attuale Creative Lab, Etnik nei pressi della Banca Agricola, Perino&Vele, Fabio Petani e Vesod.

II edizione – 2017

Non è stato difficile replicare “Without Frontiers. Lunetta a colori” per una seconda edizione visto il successo della prima. In questo caso sono stati invitati alcuni nomi nuovi rispetto all’edizione precedente e confermati alcuni vecchi.

Elbi Elem è per esempio una delle novità di questa edizione; l’opera dell’artista andalusa è visibile su uno dei primi palazzi che si incontrano camminando nel quartiere: un perfetto spaccato simbolo di rottura. Spostando lo sguardo verso la fine della via, è impossibile non notare l’opera di Made514: stile inconfondibile grazie alle sue forme liquide ed i suoi colori caldi e freddi.

Gli altri artisti ad aver partecipato alla II edizione sono Etnik, Corn79, Fabio Petani e Zedz.

III edizione – 2018

La terza edizione del festival si basa sul concetto di “nuova pelle”: come il processo che vive Lunetta grazie alle opere murarie, pelle vera e propria del quartiere.

Il nome più caldo per l’edizione del 2018 è sicuramente Ericailcane che, insieme a Bastardilla, ha voluto rappresentare un orso di grandi dimensioni alla ricerca spasmodica di miele: i particolari dell’opera, da osservare da vicino, fanno capire che il messaggio non è così semplice come sembra.

Gli altri artisti ad aver partecipato sono Joys, Joan Aguilò, Boogie EAD, Corn79, Mach505, Made514, Molis, Peeta e Sebas Velasco.

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IV edizione – 2019

La quarta edizione ruota intorno al progetto curatoriale “È sui fianchi delle città che si sviluppa la vita”, che è un po’ complicato detto così onestamente.

Questa edizione sancisce una tappa importante per il festival Without Frontiers: il superamento di 30 opere murarie per un solo quartiere, qualcosa di unico in Italia.

Tra le tante opere, trovo molto interessante il muro di MrFijodor (Torino): una rappresentazione dell’indifferenza delle persone di fronte all’accumularsi di materiale nocivo e non riciclabile.

Gli altri artisti ad aver partecipato alla quarta edizione sono Corn79, Dado, Xena – Fátima de Juan, Michele Giangrande, Mohamed L’Ghacham, Mach505 e Telmo Miel.

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V edizione – 2020

La quinta edizione è quella più fantasiosa poichè ispirata ad Alice nel paese delle meraviglie. Purtroppo questa edizione ha risentito fortemente dei problemi legati alla pandemia, ma né gli artisti né l’associazione si sono dati per vinti.

Un tris di muri legati a questo tema sono perfettamente visibili nei pressi di via Toscana, uno a fianco dell’altro: sembrano raccontare tutti la stessa storia, ma con forme e colori diversi.

Hanno partecipato a questa edizione Aris, Corn79, gli Howlers, Andrea Casciu e Kiki Skipi.

VI edizione – 2021

La sesta edizione del festival gira attorno alla congiunzione copulativa “e”. Può sembrare molto banale, ma in realtà dietro c’è un’interpretazione molto profonda, una ricerca dell’amore inteso come attenzione ed unione reciproca.

Uno degli interventi che spicca in questa edizione è quella del sardo Tellas: giorni di lavoro cambiare il volto di uno dei punti di incontro del quartiere e cioè Piazza Unione Europea. L’opera, dal titolo Agorà, ha richiesto oltre 1000 litri di vernice, ma è un capolavoro di colori.

Altro intervento interessante è quello di Erosie e 108, due artisti che hanno collaborato cercando di far incontrare i propri stili e dando vita al muro dal titolo “Aperta”. L’opera in questo caso è stata sostenuta anche dall’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia nell’ambito del progetto HollAndMe – Dutch Street Art in Six Italian Cities (Spunti di Vista), in collaborazione con INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana.

Hanno partecipato anche Corn79, Antonello Ghezzi e Davide De Limòn.

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Mappa della street art a Lunetta Mantova

Se sei alla ricerca di una mappa per trovare velocemente i muri e la street art nel quartiere Lunetta di Mantova, puoi scaricare il pdf che trovi qui sotto: si tratta del documento ufficiale del comune di Mantova.

Quartiere Te Brunetti

C’è un secondo quartiere di Mantova che è stato interessato da alcuni fenomeni di arte urbana ed è Te Brunetti. Non si tratta di un caso: in realtà i muri di questo quartiere si possono considerare quasi uno spin-off del festival “Without Frontiers. Lunetta a colori”.

La bellezza delle opere del quartiere Lunetta e tutto ciò che ne è derivato negli anni, come la nuova identità di quartiere, la rinnovata voglia di viverci e la gioia delle generazioni più giovani, sono un esempio per il resto della città e quindi perchè non sfruttare questo format per cercare di migliorare tutto?

I muri del quartiere sono stati creati da Corn79 e Made514 in Via Visi e Via Facciotto.

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